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L'antica saggezza dello yoga insegna che la Vita ci è già stata donata, che non siamo separati dalla Natura - esiste una vasta interdipendenza col Tutto - e che siamo completamente amati.

Hatha yoga è una bellissima parola della tradizione antica; ha è associata al donare, alla forza, al maschile mentre tha al ricevere, alla ricettività, al femminile: come il sole che dona e la luna che riceve, la Vita si basa sull'unione fra gli opposti, fra le due diverse polarità del maschile e del femminile. La pratica dell'hatha yoga, tramite la combinazione del respiro e del movimento, è quindi la nostra partecipazione, in quanto parte e potere del cosmo, a questo flusso vitale del donare e del ricevere...

Lo yoga non è quindi il tentativo di raggiungere un fine, uno scopo. È partecipazione diretta alla Realtà. In questa comprensione è possibile praticare attivamente asana e pranayama mentre tutto il resto (meditazione, yama, niyama, ...) arriva come dono (siddhi) della propria pratica.

Lo yoga nella tradizione riscoperta da T. Krishnamacharya e diffusa da suo figlio T.K.V. Desikachar non è quindi qualcosa di meccanico, una mediocre ginnastica acrobatica riservata a pochi eletti giovani e atletici ma un modo per compartecipare alla danza della Vita. La pratica dovrebbe essere, in tal senso, adattata alle esigenze dell'individuo e portare a una profonda reintegrazione.

Lo yoga non è un sapere ma un'esperienza personale da vivere e il suo insegnamento è una trasmissione all'interno di una relazione, di una condivisione da cuore a cuore: colui che ha sperimentato trasmette a colui che riceve... e costui dopo aver sperimentato può trasmette a sua volta...

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domenica 17 marzo 2024, ore 11 - classe a offerta libera - online